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Partendo da S. Bernardino di Zogno per sentieri salendo la bella Valle di Carubbo con lo spettacolo delle ininterrotte cascatelle e pozze nonché della ‘Grotta dei ladri’ poco sopra la ‘Palestra di roccia’ delle Falesie ‘Al boer’ e scendendo da Cassarielli a Inzogno via Carnito-San Gaetano. Percorso: Salita: S. Bernardino di Zogno (320 m) > Palestra di roccia (Falesie al Boer – 400-450 m) > Valle di Carubbo con la bellissima ‘Grotta dei ladri’con vista sulla alta cascata adiacente > Sent. 505 B dai Pimpoi di Carubbo (600 m) a Cassarielli (750 m) Discesa: Cassarielli > Casa Castello (600 m) > Carnito-S. Gaetano (500 m) > Inzogno ( 340 m)-S. Bernardino (320 m) Difficoltà: escursionistica con brevi tratti ripidi (per EE l’ingresso alla ‘Grotta dei ladri’)
N. B. fattibile in mezza giornata Visto che salire in Corna Rossa dal versante est è impossibile, ho pensato di fare un bell’anello salendola e scendendola dai fianchi e cavalcandola in alto praticamente ‘in groppa’. Dopo il primo anello del 18 aprile 2021 in compagnia di mio figlio Raffaele, riparto la mattina del 10 settembre 2022 per un secondo anello stavolta in compagnia dell’amica Katiuscia e della sua cagnolona Nina, che compiono questo percorso per la prima volta. Lasciata l’auto in uno dei parcheggi pubblici nella frazione di S. Bernardino di Zogno (320 m), passando accanto alla chiesetta-oratorio di S. Bernardino, seguendo le indicazioni ‘Palestra di roccia’ raggiungiamo su stradetta asfaltata il punto di partenza del sentiero ad un parcheggio situato poco sopra la nuova variante-galleria di Zogno in zona ‘Al Boer’ . In breve saliamo alla Palestra di roccia, costituita da varie falesie aperte in località ‘Al Boer’ da alcuni anni. Seguendo un sentierino (senza indicazioni specifiche) che sale tra le falesie e passando da un baitello a sx raggiungiamo la Valle di Carubbo che ci presenta il suo spettacolo di cascatelle e pozze-marmitte create nel tempo dall’acqua. E’ un ininterrotto susseguirsi di cascatelle e pozze, originate dall’acqua che nel corso dei millenni ha eroso la roccia levigandola e creandosi un comodo scorrimento lungo tutto il corso del torrente. Sul fondo delle cascate l’acqua battente ha scavato pozze e , sotto le più alte cascate, delle ‘marmitte’. Il torrente della Valle di Carubbo per queste sue caratteristiche è frequentato anche per sport di Canyoning-discesa di torrentismo. Dopo due prime belle cascate con pozza sottostante, risalendo breve tratto ci si presenta una tonda apertura che si affaccia sulla sottostante ‘Grotta del ladri’ (così chiamata dagli abitanti della contrada ‘Al boer’ ). Lo spettacolo atteso è davanti ai nostri occhi e ne possiamo godere sporgendoci oltre l’ingresso dell’apertura quando compare una sottostante grande grotta con davanti un’ alta cascata , oggi ben carica d’acqua dopo le piogge dei giorni scorsi. Katiuscia, aiutandosi con cordino che aiuta nella discesa e soprattutto nella risalita, scende sul piano della grotta aperta sul lato est da dove scroscia l’acqua da un’alta cascata . Ci tratteniamo per un bel po’ ad ammirare lo spettacolo nel momento in cui il sole illumina la grotta e l’alta cascata, carica d’acqua dopo le recenti piogge. Discreti i segni della frequentazione dei rocciatori della ‘Palestra di roccia’ delle falesie ‘Al Boer’ addetti alla chiodatura delle falesie e della ‘Grotta del ladri’. Risaliti dalla grotta Katiuscia e Nina, risaliamo, seguendo il sentierino la Valle di Carubbo ammirando ancora belle cascate e pozze fino a raggiungere il bel sentiero 505B che agganciamo per salire in decisa salita nel bosco a Cassarielli. Raggiunto Cassarielli, lasciato il sent. 505B, per stradetta e sentiero ci abbassiamo al sottostante bel roccolo godendo di bellissimi panorami sulla conca di Zogno e verso il Canto Alto da un lato e il monte Ubiale dall’altro. Siamo a questo punto ‘in groppa’ alla mitica Corna Rossa, sopra il punto più alto, quello della rocciosa maestosa ‘anticlinale’. Goduta la vista del bel roccolo e dei panorami per sentierino un po’ complicato nella boscaglia discendiamo alla ‘Casa Castello’ di proprietà privata che superiamo usufruendo dei varchi appositi aperti nelle recinzioni per gli escursionisti. Oltrepassata Casa Castello (600 m) per stradetta asfaltata ci abbassiamo a Carnito (500 m) dove ammiriamo la bella chiesetta di San Gaetano posta sul percorso della ‘Strada Taverna’ (sent. CAI 592) che sale dalla località Ponti per arrivare fino alla Località ‘Roccolo Spadì’ oltre Catremerio. Da Carnito, imboccato il bel sentiero-mulattiera discendendo il fianco ovest della Corna Rossa, raggiungiamo Inzogno e da lì rientriamo per strada a S. Bernardino, chiudendo così il nostro bell’anello in Corna Rossa, compiuto da me per la seconda volta e da Katiuscia per la prima volta con gran soddisfazione soprattutto per aver ammirato nella bella Valle di Carubbo lo spettacolo della Grotta dei ladri e dell’alta cascata di cui non conosceva l’esistenza ! Notizie sulla mitica ‘Corna Rossa’ Da una vita osservo con interesse la ‘Corna Rossa’ del mio pese di Zogno famosa per la sua conformazione geologica con la sinclinale e l’anticlinale, formazione rocciosa denominata ‘Calcare di Zu’ con l’inconfondibile forma di ‘W’, un vero monumento della natura riportato sui testi di geografia-geologia, che rilevavo con ‘patriottico’ interesse sui testi di geografia-geologia. "La SINCLINALE in geologia è una piega in cui la curvatura di strati rocciosi presenta normalmente la convessità orientata verso il basso, nel suo nucleo si trovano rocce più giovani rispetto a quelle degli strati esterni. Da notare che in affioramento, causa l'erosione, gli strati stratigraficamente più antichi si troveranno all'esterno, del nucleo della sinclinale, mentre quelli più recenti si trovano all'interno....... In geologia una ANTICLINALE è una piega degli strati rocciosi con la convessità rivolta verso l'alto; essa è il risultato degli sforzi compressivi o tangenziali a cui sono state sottoposte le rocce nel corso del tempo, che le ha deformate plasticamente......durante le fasi orogenetiche". (https://it.wikipedia.org/wiki/Sinclinale.../Anticlinale) Famosa anche per le grandi scoperte archeologiche di resti risalenti al periodo eneolitico (Età del rame) operate in zona da Don Giulio Gabanelli e Onorato Pesenti (‘Bus de l’Andrea, Bus del Tabac,Bus del Paier, Bus del Posù) i cui resti sono conservati nel Museo della Valle di Zogno. Famosa anche per l’antica leggenda del Drago della Corna Rossa sopra Zogno e la folle prova di coraggio di un giovane https://primabergamo.it/viva-berghem/il-drago-della-corna-rossa-sopra-zogno-e-la-folle-prova-di-coraggio-di-un-giovane/ |
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